
Negli ultimi mesi abbiamo lavorato ad un adattamento sotto forma di scultura di Multiverse e durante il processo di materializzazione dell'opera, nata per essere vista a schermo, ci siamo confrontati con diversi aspetti da risolvere. In primis la dinamicità intrinseca di un sistema di particelle, e a seguire, la connessione statica di tutti i pezzi coinvolti in modo che sia garantita la stabilità del sistema nella sua totalità.
Per richiamare la dinamicità del sistema particellare, la pointcloud esportata dal custom software di Multiverse porta con se anche l'informazione della velocità di ogni singola particella. Tale informazione è stata utile per ricostruire in Houdini FX la "trail" della particella, direzionata come la sua velocità, e di lunghezza utile affinché sia possibile un collegamento con una particella vicina.
Per raffinare la direzionalità e la spazializzazione tridimensionale delle particelle è stato implementato un flocking behaviour al fine di migliorare il posizionamento e l'orientamento delle particelle. Queste quindi, utilizzando il dato di velocità in esse contenute, si orientano (alignment) cercando e mediando fra le velocità, e quindi le direzioni, delle particelle vicine, risultando in un complesso sistema ordinato.
Per garantire la stabilità del pezzo stampato è necessario che le parti che lo compongono formino un tutto, solidale, e multi-connesso, dal punto più in alto sino a terra. Per questo motivo è stato implementato un sistema di ricerca per cui ogni estremo dell'asticella è in grado, entro una certa soglia di distanza, di cercare un elemento vicino e tendere alla connessione verso un suo estremo libero.
A collegamento avvenuto,vengono mantenuti solo gli assemblaggi solidali e multiconnessi, eliminando così le parti più minute e fluttuanti.
Le immagini nella galleria rappresentano il primo tentativo di prototipazione, una stampa 3D MJF in poliammide di una porzione della pointcloud originale, circa 1/12 dell'intero volume. Il prototipo misura circa 12,5 cm * 12,5 cm * 17,5 cm.